La vendita di quotidiani e periodici, disciplinata dalla LR 28/2005 "Codice del Commercio" Capo IV, ha visto un forte processo di liberalizzazione in seguito al recepimento in Italia, con D.Lgs 59/2010,  della Direttiva Europea sui Servizi (cd. Bolkenstein).
Infatti l'attività, prima soggetta ad autorizzazione da parte del Comune competente, oggi può essere avviata con semplice SCIA.

L'istruttoria della pratica da parte del Comune avviene entro il termine di 60 giorni, salvo la richiesta di documentazione integrativa.

Parlando di attività di vendita di quotidiani e periodici si distingue tra:

1)    Punti vendita esclusivi (es. edicole): esercizi tenuti alla vendita generale di quotidiani e periodici;
2)    Punti vendita non esclusivi: quelli che, in aggiunta ad altre merci, sono autorizzati alla vendita dei soli quotidiani o dei soli periodici, ovvero di entrambi. Essi possono essere ad esempio: rivendite di generi di monopolio, distributori di carburanti, esercizi di somministrazione alimenti e bevande, esercizi adibiti prevalentemente alla vendita di libri e prodotti editoriali, etc.

L.R. 7 febbraio 2005, n. 28 (Codice del Commercio)
DPGR 1 aprile 2009, n. 15/R (Regolamento di attuazione del Codice del Commercio)